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Nuova emergenza, stop a rifiuti a Motta S. Anastasia. I 50 sindaci invocano l’aiuto del Prefetto

Monreale, 18 gennaio 2018 – Scatta una nuova emergenza rifiuti in cinquanta comuni delle province di Palermo e Trapani tra cui anche Monreale, Altofonte, Roccamena, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Corleone, Bisacquino. Da oggi è inibito il loro conferimento nella discarica di Motta Santa Anastasia, in provincia di Catania, a causa di un contenzioso finanziario tra i gestori della discarica e la Ecoambiente che gestisce l’impianto di stabilizzazione dei rifiuti nei pressi di Bellolampo. 

Dal 18 gli autocompattatori non possono più utilizzare Bellolampo, e per fronteggiare la crisi era stata individuata una soluzione provvisoria. I rifiuti venivano prima trattati a Bellolampo e poi trasferiti a Catania con un aggravio di costi che aveva provocato l’allarme dei sindaci. 

Mentre il Governatore Musumeci è in missione a Roma scoppia un nuovo caso: la società Oikos, che gestisce la discarica catanese, ha chiesto una garanzia bancaria o assicurativa di quasi due milioni di euro che EcoAmbiente non è in grado di dare. Da qui la chiusura della discarica di Motta Santa Anastasia. “Da domani – dice il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta – non saremo più in condizioni di raccogliere i rifiuti”. Secondo il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, “la situazione è diventata insostenibile”. Il sindaco di San Cipirello ha annunciato che, di concerto con i sindaci dei 50 comuni interessati dal caos rifiuti, invierà una lettera al prefetto di Palermo. I primi cittadini chiederanno il suo intervento. 

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