Monreale, 29 agosto 2017 – “Là dove c’era l’erba ora c’è… una città”. Beh per Monreale le cose sono andate in maniera diversa. Là dove c’era l’erba c’è ancora e sempre l’erba. Una storia, quella della Cittadella dello sport, che risale a 12 anni fa e su cui anche l’ex Presidente del Senato, Renato Schifani, ha chiesto spiegazioni durante un incontro avvenuto nel giugno scorso a Monreale.
“Dov’è il campo di calcio?”. Chiese Schifani durante l’incontro e sempre in quell’occasione chiese in che modo fosse stata impegnata la somma di 4.200.000 di euro. Fondi del MEF che lui stesso aveva fatto destinare per la realizzazione della Cittadella dello Sport ad Aquino nell’anno 2005.
Una somma che grazie alla Legge Mancia, l’ex Presidente del Senato, aveva fatto pervenire per la nascita dell’impianto sportivo nella frazione di Monreale, ma a distanza di 12 anni non vede lustro. In quell’anno furono realizzati la caserma dei Carabinieri di San Martino, quella di Chiusa Sclafani, la cittadella dello sport a San Giuseppe Jato. Tutte opere pubbliche che sfruttarono i fondi.
Una realtà sportiva negata alla comunità monrealese che non dispone di altre strutture. Città in cui al campo di calcio, alla corsa e alla bici l’alternativa è sempre la strada.
Schifani, durante l’incontro, ha proseguito dicendo che non gli interessano i risvolti penali ma chiede chiarezza in nome dei giovani che vivono nel territorio. Oggi pomeriggio se ne parlerà in aula Biagio Giordano, dove i consiglieri di Forza Italia Giuliano, Guzzo e Venturella chiederanno le motivazione della mancata realizzazione della Cittadella dello Sport e perché le somme non risultano iscritte al bilancio.
Eppure l’importo è stato erogato a partire dall’anno 2005 e in quattro tranche. In quegli anni venne presentato in aula consiliare anche il progetto. E da lì all’anno 2009 il Comune di Monreale ebbe l’intera cifra, precisamente: 1.050 mila euro nell’anno 2005, 1.0254 mila euro nell’anno 2006, 1.024 mila euro nell’anno 2007, 872.000 mila euro nell’anno 2008.
Trattandosi di fondi a destinazione vincolata sarà dovere, da parte di chi in quel periodo ha amministrato, chiarire la destinazione. A tal proposito era stata richiesta anche una Commissione d’inchiesta, ma ad oggi non risulta ancora istituita.