Monreale, 16 agosto 2017 – E’ un dato di fatto. Inoppugnabile e incontrovertibile. A Monreale, a segnare la presenza dell’estate, c’è rimasto solamente il caldo e le scuole chiuse. Le saracinesche abbassate dei negozi, quelle no. Gli esercenti, più che per le ferie, chiudono per la crisi che li attanaglia e che, purtroppo, non consentirà ad alcuni di loro di riaprire a settembre. A Palermo invece in molti hanno scelto di rinviare la tradizionale chiusura per la settimana di ferragosto, complice l’incremento dei turisti che stanno garantendo lauti guadagni.
A soli pochi chilometri, Monreale non riesce a crescere quale polo di attrazione per il turismo. Oltre all’offerta monumentale il nulla.
Per l’estate, se ci si aspettava un cartellone ricco di avvenimenti capaci di allietare le serate dei monrealesi e di attrarre visitatori, non si può che rimanere delusi. Anche il cambio al vertice, con l’insediamento del nuovo assessore al turismo, Rosario Li Causi, non ha portato, ancora, risultati. Dopo il lustro donato alla città dall’evento (blindato) di Dolce e Gabbana a luglio, sulla città si è stesa una coltre di sonnolenza. Nessuna attività di rilievo è stata organizzata dall’amministrazione nella città che di sera si trasforma nel più insignificante paesino di provincia, lontano dalle mete prescelte dai turisti, o dai visitatori della provincia in cerca di un luogo dove trascorrere una piacevole serata. Nè concerti, né spettacoli, né sagre. Nessuna apertura notturna dei monumenti o visite guidate. Monreale continua a deludere le aspettative di chi poneva grandi speranze nelle promesse avanzate durante le campagne elettorali. E tradisce la sua naturale vocazione di centro culturale.
Anche le numerose iniziative organizzate durante l’anno al Santa Caterina si sono quasi azzerate, complice gli assestamenti di giunta. La speranza è che il nuovo assessore, dopo una prima fase di rodaggio, possa riprendere il lavoro svolto dal suo predecessore, Nadia Olga Granà, nel fare diventare il centro un polo di attrazione culturale. Al momento in programma vi sono due sole manifestazioni ad agosto.
Castelbuono, un piccolo borgo, riesce a divenire il punto di riferimento in Sicilia per il jazz. I paesi madoniti in estate registrano il tutto esaurito. Anche Corleone, nel nostro comprensorio, presenta un cartellone estivo ricco di eventi.
A Monreale le principali iniziative sono ormai quelle organizzate dall’associazione dei commercianti, che il 26 agosto metteranno in scena la nuova edizione di “Notturnia”. Al presidente, Filippo Tusa, da molti esercenti viene riconosciuto di fatto il ruolo di assessore alle attività produttive. Senza la sua caparbia e abnegazione difficilmente Monreale avrebbe visto nascere la sagra del pane e le precedenti edizioni di Notturnia che hanno riscosso un enorme successo e consentito a tante attività di incrementare gli utili.
Ma adesso tocca alla politica rispondere alle legittime richieste degli esercenti, alle aspettative dei cittadini. Senza trincerarsi dietro le solite motivazioni di mancanza di soldi e di un bilancio ingessato per la fase di predissesto che non consentirebbe la spesa per mettere in piedi un cartellone estivo.
Sono gli esercenti ad avere dimostrato che, con il giusto coinvolgimento delle forze attive presenti nel territorio, associazioni culturali, chiesa, attività produttive, si possono mettere in piedi eventi a basso costo e di ampio richiamo. Ma non si può demandare ad altri il compito che è della politica. Ad oggi la vera assente.
E’ VERGOGNOSO IN UNA BELLA CITTA’ NON TROVARE NESSUNA ATTRAZIONE SERALE PRIMA PER I SUOI CITTADINI E POI PER I TURISTI PRESENTI,E A PENSARE CHE IO ATTENDO DA CIRCA TRE ANNI LA RISPOSTA DAL SINDACO E LA SUA GIUNTA PER POTER ORGANIZZARE UNA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA ALL’ APERTO DEDICATA AI GRANDI FRANCO FRANCHI E CICCIO INGRASSIA DI CUI NE SONO IL LORO CULTORE.COMPLIMENTI