Il nuovo modello ISEE, entrato in vigore l’1 Gennaio 2015, aveva creato non pochi problemi a tutti gli studenti universitari e, in primis, a coloro che avevano presentato la richiesta per ottenere la Borsa di Studio necessaria per sostenere le spese universitarie relative all’anno accademico 2015/16.
Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, infatti, prevedeva una revisione delle modalità di determinazione e dei campi di applicazione degli indicatori ISEE e ISPE, identificando le modalità concernenti la richiesta di prestazioni erogate nell’ambito di diritto allo studio universitario, mantenendo però le soglie massimali per l’accesso alla Borsa di Studio rispettivamente a 20 mila euro e 35 mila euro. Ciò aveva provocato un innalzamento degli indicatori economici patrimoniali delle famiglie degli studenti che, senza una rimodulazione delle fasce universitarie, aveva fatto lievitare le tasse accademiche e reso il 33% degli studenti palermitani “non idonei”.
Poche settimane fa, tuttavia, dopo una lunga battaglia da parte dei rappresentanti degli studenti in Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU), il Ministro dell’Istruzione Giannini ha firmato un decreto di aggiornamento che prevede l’innalzamento per il prossimo anno accademico delle soglie massimali ISEE a 23mila euro e ISPE a 50mila euro, estendendo così la fascia degli “idonei” alla Borsa di Studio e provando a garantire un sostegno economico ad un numero maggiore di studenti.
“Si è trattato sicuramente di un risultato positivo – afferma Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell’UDU – ma ora la palla passa in mano alle Regioni, alle quali chiediamo di innalzare le soglie fino ai massimali indicati dal Ministero”.
Solo pochissime Regioni, infatti, hanno innalzato le soglie relative all’anno accademico in corso almeno fino ai massimi ministeriali consentiti, rischiando di rendere comunque vana questa vittoria ottenuta a livello nazionale. Per questo motivo, stamattina i ragazzi dell’UDU Palermo – Unione degli Universitari – tra cui alcuni monrealesi – si sono resi protagonisti di un blitz davanti alla sede della Regione Siciliana.
La manifestazione si è svolta in contemporanea davanti alle sedi delle Regioni e degli Enti per il Diritto allo Studio di tutta Italia, coinvolgendo tutti i militanti delle diverse basi del sindacato studentesco.
“Ora che gli effetti del nuovo ISEE sono evidenti, il mancato innalzamento delle soglie da parte delle Regioni rappresenterebbe una conclamata scelta politica di tagliare fuori gli studenti dal diritto allo studio. Quello che ripetiamo ininterrottamente e che ribadiamo anche in questa occasione, invece, è che è tempo di garantire un diritto allo studio maggiormente inclusivo, e in questo senso l’innalzamento effettivo delle soglie regionali è un atto imprescindibile. Garantire davvero equità nel nostro sistema universitario – conclude Dionisio – è necessario, ma sarà possibile solo se da parte di tutti gli attori coinvolti, Regioni in primis, ci sarà la volontà politica di farlo”.