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UNIPA, Accessi liberi e Test anticipati a Maggio

È di queste ultime settimane la notizia che l’Università degli Studi di Palermo ha deciso di abolire il numero programmato in alcuni dei Corsi di Studio previsti all’interno dell’offerta formativa, rendendo quindi libero l’accesso da parte di futuri studenti.

Secondo la legge n. 264/1999 (“Norme in materia di accessi ai corsi universitari”), infatti, “sono programmati dalle università gli accessi ai corsi di laurea per i quali l’ordinamento didattico preveda l’utilizzazione di laboratori ad alta specializzazione, di sistemi informatici e tecnologici o comunque di posti-studio personalizzati”. Nonostante siano molti i corsi che non presentano questi requisiti, l’Ateneo palermitano aveva deciso comunque di limitarne gli accessi, costringendo ogni anno centinaia di studenti a sostenere test d’accesso che spesso si sono rilevati inutili, in quanto il numero di partecipanti risultava inferiore rispetto alla quantità di posti messi a bando.

Dopo le continue rivendicazioni da parte di alcune associazioni studentesche, è bastata una più attenta valutazione da parte dell’Amministrazione accademica per capire che rendere libero l’accesso ad alcuni corsi non arrecherebbe comunque alcun danno all’Ateneo ma, anzi, aumenterebbe le immatricolazioni.

I corsi di laurea coinvolti, tra triennali e magistrali, saranno circa 14 (più due magistrali), di cui 7 nella Scuola Politecnica (Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Ingegneria Elettronica, Ingegneria Cibernetica, Ingegneria Elettrica, Statistica per l’Analisi dei dati, Ingegneria Civile ed Edile, Scienza della pianificazione territoriale, paesaggistica, urbanistica e ambientale), 4 nella Scuola di Scienze Umane (Lettere, Beni culturali, Studi storici e filosofia, Scienze Politiche per le relazioni internazionali, più la magistrale di Archeologia) e 3 nella Scuola di Scienze di Base e Applicate (Matematica, Scienze della natura e Scienze Fisiche, più la magistrale di Biologia Marina).
Per i corsi della Scuola di Scienze Umane e la Scuola di Scienze di Base e Applicate, però, si deve aspettare ancora un passaggio formale in Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione.

Non saranno tuttavia eliminati i test, che da selettivi diventeranno orientativi. Per i corsi che sono stati resi ad accesso libero, infatti, il test sarà utile solo per individuare debiti (OFA), essendo l’immatricolazione ormai certa al momento della presentazione della domanda. Gli studenti, attraverso questi, potranno quindi provare a capire se l’ambito di studi scelto è quello corrispondente alle proprie aspettative e se le loro competenze iniziali sono idonee a sostenere l’intero percorso di studi.

I test per i corsi a numero programmato, invece, raddoppieranno. Sono infatti stati pubblicati sul sito dell’Unipa due bandi (vedi bandi), per i corsi di Economia ed Ingegneria, che regolamentano la partecipazione a test anticipati che si terranno a Maggio e per i quali è stato previsto un numero ristretto di posti.
Gli studenti che otterranno un buon risultato avranno già la possibilità di pre-immatricolarsi per l’anno accademico 2016/17, mentre gli altri potranno ricandidarsi a Settembre ed affrontare il test come avvenuto negli scorsi anni.

Su questa decisione dell’Amministrazione d’Ateneo si è espressa fortemente l’UDU Palermo – Unione degli Universitari, che da anni denuncia l’illogicità di questo sistema: “Già nel lontano 2013 avevamo presentato al delegato alla didattica dell’allora Rettore Lagalla una proposta organica di ristrutturazione del sistema d’ingresso ai corsi del nostro Ateneo, nella quale, per esempio, era previsto l’accorpamento dei test per la riduzione delle quote MAV a carico degli studenti e la rivalutazione della modalità di iscrizione part-time. La proposta è stata in quell’occasione totalmente respinta dall’amministrazione universitaria”.
“Siamo soddisfatti comunque che, anche se con tempi troppo lunghi, l’Ateneo abbia preso in considerazione alcune delle nostre proposte – continua l’associazione studentesca – ma siamo consapevoli che questo sia solo un “contentino” e che ci sono molti altri corsi che, per legge, dovranno aprire le proprie porte agli studenti”.

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