Monreale, 17 gennaio – “Leggo le dichiarazioni del vicepresidente del consiglio Mimmo Gelsomino e con grande piacere colgo immediatamente la puntuale conferma di quanto, con buoni propositi e senso costruttivo, avevo espresso qualche giorno fa nella mia lettera al quotidiano Filo Diretto”. Il deputato regionale del PDR, dott. Salvo Lo Giudice, replica alle dichiarazioni del vicepresidente del consiglio comunale monrealese, pubblicate giovedì 15 gennaio (LINK).
“L’atteggiamento e le modalità di replica con le quali il vicepresidente Gelsomino ha voluto rispondere alla mia, danno il peso reale della pochezza con cui si affrontano le problematiche nella nostra comunità, e mi auguro, e sono fiducioso, che le sue dichiarazioni non trovino concorde né il sindaco né la restante compagine dell’amministrazione monrealese.
La presente non vuole essere una risposta al vicepresidente Gelsomino, che con le sue affermazioni ha mortificato non tanto lo scrivente, quanto invece il ruolo pubblico che egli stesso ricopre, il ruolo di consigliere e vicepresidente del consiglio comunale di Monreale, denotando una carenza assoluta di conoscenza.
Per il ruolo invece che ricopro, per l’onestà intellettuale che mi ha sempre contraddistinto nel mio operato personale, professionale e politico, la risposta la debbo alla cittadinanza di Monreale e uso le dichiarazioni del vicepresidente Gelsomino come spunto e ispirazione.
Il consigliere Gelsomino rivolgendosi allo scrivente mi chiede dove ero, e cito testualmente quanto letto su Filodiretto, “…… mentre l’amministrazione comunale portava a compimento le procedure relative alla conferma dei lavoratori precari del nostro Comune per il 2015, ottenendo tra l’altro il beneplacito da parte del Ministero dell’Interno non solo all’autorizzazione preventiva alla proroga dei contratti, ma anche alla dotazione organica ed alla richiesta di fabbisogno del personale, compiendo un passo importante e determinante per la stabilizzazione dei precari?”
Ebbene il sottoscritto, in qualità di Deputato all’Assemblea Regionale Siciliana, era proprio dove si lavorava affinché si arrivasse all’approvazione del DDL 782 – Norme stralciate in materia di personale, che di certo ha rappresentato, come ho già avuto modo di esplicitare in un mio comunicato, un grande passo avanti per la tutela di alcune categorie di lavoratori in carico presso Enti Locali, permettendo peraltro a tutti i soggetti, di potere essere riconfermati nel 2015. Di certo però la norma, che grazie anche al mio voto è stata approvata, non è stata funzionale solamente alla situazione dei precari del comune di Monreale, ma ha riguardato tutta la regione. Ma per chi non lo sapesse, l’ARS, assemblea della quale faccio parte, non legifera per un comune ma per tutta la Regione.
Di contro potrei chiedermi dove era il consigliere Gelsomino quando si sono affrontate le problematiche relative alla possibile soppressione dell’ospedale Ingrassia di corso Calatafimi, ma non lo faccio, immagino che per il ruolo che riveste ha fatto quanto nelle sue possibilità, mi limiterò, però, a esplicitare cosa il sottoscritto nella qualità di Deputato Regionale e di Componente della VI Commissione – Servizi Sociali e Sanitari – all’ARS, ha fatto. Ebbene abbiamo con tutti i colleghi della commissione rivalutato il Piano di Riordino Ospedaliero Regionale solo dopo aver organizzato svariate riunioni presso tutte le province della regione, ascoltato parti sociali, cittadini, comitati etc. In alcuni casi, proprio come per l’Ospedale Ingrassia, abbiamo organizzato un incontro con il presidente della Commissione, il sottoscritto, altri colleghi, anche Deputati monrealesi, proprio presso il presidio ospedaliero così da poter meglio rappresentarne l’emergenza. Il fruttuoso incontro ha certamente contribuito e consentito a non far diventare il presidio Ingrassia un semplice ospedale di comunità ma continuare a rappresentare un punto di riferimento per tutto il comprensorio. Anche in questo caso però il mio operato certamente come mi compete è stato rivolto a tutto il territorio regionale, Monreale compreso, ma come molti sanno il Parlamento Siciliano e la Commissione – Servizi Sociali e Sanitari – all’ARS di cui faccio parte, hanno competenza territoriale per la Regione non per il singolo comune.
Mi fa piacere poi che il consigliere Gelsomino mi chieda “Cosa ha mai fatto per adoperarsi da deputato regionale per risolvere la complessa e problematica questione dei rifiuti che attanaglia la nostra città?”
Si, la domanda credo sia pertinente a far emergere, purtroppo, il livello di approssimazione con la quale si affrontano le problematiche della nostra comunità. Io posso dire, oltre a chiarire che la politica di gestione dei rifiuti è per buona parte di competenza comunale, come avremmo immaginato il Piano rifiuti qualora a vincere le elezioni fosse stato Alberto Arcidiacono, con il quale ho avuto il piacere di condividere il programma. Un programma, come tutti hanno avuto la possibilità di verificare, che descriveva minuziosamente e dettagliatamente cosa l’amministrazione aveva pianificato di fare in ordine alla problematica della gestione dei rifiuti a Monreale e che saremmo sempre ben lieti di suggerire all’attuale amministrazione qualora avesse l’umiltà di chiederlo. Fermamente convinti che ciò non possa assolutamente rappresentare una commistione con la stessa, rimanendo opposizione critica ma al contempo costruttiva. Una opposizione, però, che consapevolmente capisce che per risolvere certi problemi atavici che attanagliano il nostro comprensorio è necessario, oltre ad un rigenerante bagno di umiltà, una grande capacità di sintesi.
Ed ancora il consigliere Gelsomino mi chiede “Quali finanziamenti o progetti nei diversi anni oramai di deputazione ha promosso e realizzato per la nostra città?” Sarebbe questo il cambio di logica che ci vogliono rassegnare? Sarebbe questo il cambio di passo che si vuole fare nella reale direzione di un sviluppo legale e sostenibile? È questo che si chiede, quale finanziamento porti o quale progetto porti? Mi auguro che non sia questo il cambio di mentalità auspicato, significherebbe condannare Monreale ad un appiattimento culturale ed ad una sudditanza nei confronti di questo o quell’altro fantomatico faccendiere. Mi sembra di ripiombare alla politica degli anni 80/90 che tanto danno ha prodotto per la nostra regione.
Oggi l’approccio allo sviluppo, alla realizzazione di programmi d’investimento, alla implementazione di progetti, passa dalla capacità delle amministrazioni di diventare centri di sviluppo di iniziative e di attività anche e soprattutto in grado di attrarre finanza comunitaria. Vorrei ricordare che oggi che andiamo verso Europa 2020, si ha la possibilità di accedere a tanti fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea che attraverso la Commissione mette a disposizione i cosiddetti Fondi a Gestione Diretta. Ma per fare ciò bisogna essere preparati, formare ed attrezzare l’amministrazione con competenze e professionalità in grado di rispondere in maniera puntuale e precisa ai diversi avvisi, bisogna uscire dalla logica di contesto comunale e avere la capacità di creare sinergie e partnership di livello per poter competere e accedere ai fondi stessi. Così possiamo fare cambio di logica, caro consigliere, anzi cari concittadini.
A conclusione di queste mie riflessioni, non repliche, ma solamente riflessioni, perché rivolte alla comunità monrealese, manifestando già adesso la mia volontà a non aprire ad un infruttuoso, non costruttivo e sterile batti e ribatti con l’amministrazione o piuttosto con suoi componenti, ricordo cosa sto facendo anche per il territorio di Monreale. Ebbene il mio lavoro si è nei due anni appena trascorsi concentrato oltre che nelle attività di membro della VI Commissione – Servizi Sociali e Sanitari – e nell’attività di deputato membro del Consiglio di Presidenza, principalmente nell’attività legislativa, quella tra l’altro propria dell’ARS, attività Parlamentare, peraltro, visibile nel sito dell’Assemblea Regionale Siciliana. Attività legislativa che mi ha visto Primo Firmatario di oltre 15 Disegni di Legge.
Dal DDL “Norme in materia di diritto al lavoro dei soggetti audiolesi ed ipovedenti” che tende a promuovere il diritto al lavoro delle persone audiolese e ipovedenti attraverso peculiari strumenti di mediazione e risponde alle esigenze manifeste dei cittadini e contribuisce a rimuovere le situazioni di svantaggio all’interno del mercato del lavoro in Sicilia; al DDL “Cultura della legalità” che vuole valorizzare quanto già di buono è stato realizzato da tanti relativamente al tema delle legalità e che vuole portare la Regione siciliana ad una presa di posizione netta nei confronti di un problema che speriamo presto possa solo far parte degli annali della storia, fermamente convinto come sono che il tema della legalità è assolutamente centrale per le sfide che siamo chiamati a combattere, a cominciare dalla lotta per una società più giusta e democratica, in cui tutti i cittadini siano uguali di fronte allo stesso sistema di diritti e doveri; al DDL “L’inglese nelle Amministrazioni locali” che si propone un obiettivo strategico di medio periodo, quello dell’introduzione negli uffici comunali a diretta collaborazione del Sindaco della conoscenza della lingua inglese, oggi condizione necessaria, anche se non sufficiente, a dare opportunità di accesso ai fondi della Unione europea; Al DDL “Prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi del comportamento alimentare”, che tende a promuovere un approccio sistemico alle problematiche derivanti dai disturbi alimentari implementando la presenza nell’isola di strutture idonee alla trattazione delle patologie evitando l’emigrazione dei pazienti verso altre regioni; al DDL “Prevenzione del GAP Gioco d’Azzardo Patologico”, fermamente convito come sono che non sia possibile affrontare il problema del gioco d’azzardo patologico e le sue conseguenze sociali, le necessarie azioni di prevenzione, cura e riabilitazione e quindi la programmazione socio-sanitaria e la legislazione di supporto e regolamentazione, senza partire dalle evidenze scientifiche e da un approccio tecnico che permetta un corretto inquadramento della patologia e del fenomeno sociale che ne deriva, un fenomeno che ha necessità di trovare risposte sanitarie, sociali e legislative integrate per la sua corretta gestione; al DDL “Prevenzione delle malattie cardiovascolari in età pediatrica” che mira a diffondere la cultura della prevenzione, strumento indispensabile per evitare già in fase pre – natale possibili problematiche e patologie; al DDL “Sostegno ai pazienti affetti da patologie causate dall’amianto”, per mezzo del quale si intende restituire alla Regione la possibilità di un intervento di sostegno in favore di soggetti affetti da gravi patologie, intervento finanziato con fondi propri della Regione. Solo per citarne alcuni, e per comunicare che chi ne avesse la curiosità potrebbe trovare contezza di tutti i DDL promossi dal sottoscritto all’interno del sito istituzionale dell’ARS, Disegni di Legge che certamente, quando troveranno approvazione, potranno a mio modestissimo punto di vista avere realizzato qualcosa di significativo ed importante per la nostra regione e quindi anche per il nostro territorio monrealese.
Un caloroso saluto a tutti i cittadini monrealesi”.