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San Giuseppe Jato vuole i territori di Monreale

Come riporta il Giornale di Sicilia e il sito vallejato.it, ha preso il via nei giorni scorsi la raccolta di firme fra i residenti delle contrade monrealesi Dammusi, Signora, Ginestra e Bommarito. L’obiettivo è chiedere un referendum per ottenere l’ampliamento dei confini comunali di San Giuseppe Jato.
Le campagne interessate, pur circondando il centro abitato jatino, ricadono, infatti fra i territori di Monreale. A promuovere la petizione popolare è una commissione consiliare guidata da Rosa Italiano.
Tutti d’accordo, non certo per mire espansionistiche – assicurano i promotori dell’iniziativa – ma per riordinare un territorio che di fatto è jatino. “Chi abita in quelle contrade – fa notare il consigliere Vincenzo Mandarino – riceve servizi dal nostro Comune, ma paga le imposte a Monreale”.
Sono circa 150 i residenti interessati al riordino di un territorio vastissimo. A questi si aggiungono un migliaio di proprietari di fondi agricoli che amministrativamente ricadono nell’agro monrealese dal 1182, quando Guglielmo II li donò al Monastero di Santa Maria La Nuova. Una questione annosa dunque che stavolta l’assise municipale sembra decisa ad affrontare. “Gli abitanti di quelle contrade – fanno notare i promotori – subiscono una serie di disagi perché costretti a recarsi a Monreale per tutta una serie di servizi che vanno dall’asilo al medico curante. E adesso che in paese partirà la raccolta differenziata dei rifiuti si porrà anche la questione del conferimento da parte di chi possiede una casa in quelle zone”.
Finora è stato raccolto un centinaio di adesioni. “Abbiamo predisposto due elenchi – spiega Italiano -. Uno per i residenti delle contrade interessate, l’altro destinato ad accogliere le firme di altri cittadini favorevoli”. La normativa regionale in materia di variazioni territoriali per “popolazioni interessate” intende “esclusivamente gli elettori residenti nei territori da trasferire”. E domenica è prevista un’altra giornata di raccolta firme su corso Umberto I. L’iniziativa sembra interessare anche il comune limitrofo di San Cipirello: “Ci faremo promotori in consiglio comunale”, assicurano Toni Porzio e Gaspare Scannaliato.

Da Gds del 10 maggio 2013

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